Di questi tempi incerti, gli Enti e le Istituzioni governative preposte alla gestione delle politiche relate alle dipendenze patologiche, alle strutture sanitarie residenziali accreditate ed ai servizi di presa in carico e cura, sono rimasti in silenzio di fronte alle voci accorate, accorte e propulsive provenienti da vari attori sociali che a vario titolo, hanno denunciato la complessità, le difficoltà reali, le perplessità, le incoerenze generate dagli ultimi accadimenti pandemici.

Gli stessi nostri Ordini professionali, fornendo indicazioni sul divieto di porre in atto interventi in setting gruppali, hanno tralasciato di considerare la realtà delle strutture complesse, ove i gruppi sono fisiologicamente le conformazioni naturali di coabitazione e convivenza, in cui utenti e professionisti definiscono i loro rapporti di quotidiana cura e trasformazione. Paradossi a cui si è cercato prontamente di fornire risoluzioni, nella fatica e nella passione che tale lavoro richiede.

La nostra testimonianza, il nostro esserci. Buon viaggio ragazzi!!!