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Casa dei giovani incontra sua Santità Papa Leone XIV in Vaticano per la Giornata internazionale contro la droga
Il 26 giugno 2025, in occasione della Giornata Internazionale contro la Droga, la Casa dei Giovani ha partecipato all’udienza straordinaria con Sua Santità Papa Leone XIV, promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche contro la droga e le altre dipendenze.
Un momento di intensa emozione e grande riconoscimento per il nostro impegno.
A rappresentare la nostra comunità terapeutica erano presenti gli operatori Francesco Campagna, Gaetano Lo Piparo, Nino Lo Piparo, Annalisa Madonia e Daniela Scirè, insieme a Biagio Sciortino, anche Presidente nazionale di INTERCEAR, scelto tra le cinque autorità italiane per porgere un saluto ufficiale a Sua Santità.
“Un’esperienza bellissima, un regalo inaspettato, forse il coronamento di quarant’anni di attività nel campo delle dipendenze. Essere stato scelto tra le cinque autorità nazionali per un saluto al Papa, mi fa sentire appagato. Volevo solo condividere con voi questo piacevole momento.” — Biagio Sciortino
Durante l’incontro, è stata consegnata al Pontefice una lettera firmata da Padre Salvatore Lo Bue e Biagio Sciortino, un messaggio profondo e autentico che racconta l’anima delle Comunità Terapeutiche italiane.
Ecco il testo della lettera:
“Santità,
le Comunità italiane ed i Servizi di prossimità, si propongono come fucine di vita.
Luoghi della relazione, dove si lavora per rimediare alla crisi della presenza, nella quale la persona si sente spaesata, alienata, frammentata e rischia di “perdersi”.
Sono luoghi, dove quelli che vengono definiti uomini in fuga, giovani che hanno difficoltà a vivere, giovani terrorizzati dalla solitudine, giovani che hanno nausea e paura della vita, ritrovano senso, identità e scopo.
Gli Operatori delle Comunità non si propongono come uomini realizzati e perfetti, ma come compagni di viaggio disposti a fare anche lunghi tratti di strada, mano nella mano con quelli che si trascinano in un inferno tra le macerie della loro esistenza.
Un percorso sempre in equilibrio tra scienza e sentimenti.
Un percorso che spesso riesce a far anche prendere coscienza di come le proprie fragilità, i propri disorientamenti siano stati usati dalle organizzazioni mafiose e delinquenziali internazionali per schiavizzare i più deboli ed arricchire uomini senza scrupoli che traggono profitto dal dolore.
Nelle Comunità, come anche nei centri di accoglienza e di ascolto, in tanti decenni migliaia di persone sono ritornate ad essere protagoniste della loro esistenza, non più galleggianti alla deriva ossessionati dalla morte, ma uomini e donne che tornano ad innamorarsi della vita
Ispirati dalla Verità che spesso riusciamo anche a proporre, chiediamo a Vostra Santità sostegno e benedizione, in particolare per le persone dipendenti da sostanze ristrette nelle carceri, come i giovani della Casa Circondariale di Vicenza che hanno realizzato con le loro mani il cesto che a Lei doniamo, e che meritano di poter accedere a misure alternative alla detenzione.
Grati e riconoscenti a nome di tutte le Comunità Terapeutiche italiane.“
Un giorno che ci resterà nel cuore. Un giorno per chi ogni giorno sceglie la vita, la cura, il cambiamento.
Per approfondire, leggi anche: Io, primo assessore al contrasto delle dipendenze patologiche
https://www.vita.it/…/io-primo-assessore-al-contrasto…/
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